Per un bambino, la scelta drastica di indurire il proprio cuore contro la possibilità di provare ancora un certo dolore - per un amore non ricambiato, un bisogno inascoltato, una perdita insopportabile o un abbandono - è una misura estrema, un sistema di difesa di emergenza. Decide di farlo perché si sente inesorabilmente aggredito, perché il suo dolore emotivo raggiunge un livello troppo alto di stress psicologico.
Questi bambini, dopo essere stati feriti, costruiscono un muro intorno al loro cuore, come il piccolo Bip: la sofferenza che hanno provato è stata talmente forte da farli arrivare alla conclusione che amare gli altri sia troppo doloroso.
Ma i muri di difesa possono invece diventare una prigione, che non fa entrare il dolore ma nemmeno i sentimenti positivi e impedisce al bambino di far uscire quanto di buono c'è dentro di lui. In questa situazione di difficoltà emotiva alcuni bambini diventano dei bulli, per nascondere dietro comportamenti aggressivi il loro disperato bisogno d'amore e d'aiuto.